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mar 08 apr

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Fondazione Paolo Grassi

Il compositore della libertà con Sandro Cappelletto

Nostro fratello Ludwig, anniversario dei 250 anni dalla nascita di Beethoven.

Il compositore della libertà con Sandro Cappelletto
Il compositore della libertà con Sandro Cappelletto

Orario & Sede

08 apr 2025, 20:30

Fondazione Paolo Grassi, Via Principe Umberto, 15, 74015 Martina Franca TA, Italia

L'evento

Omaggio a Beethoven della Fondazione Paolo Grassi nel 250° anniversario della nascita del compositore di Bonn

Tutto il mondo musicale è in pieno fermento per le celebrazioni del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827) e anche la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca darà il suo contributo ai festeggiamenti incentrando l’intera programmazione culturale del 2020 sulla figura del compositore tedesco. Nasce con questo intento il progetto coordinato dal giornalista e autore Sandro Cappelletto “Nostro fratello Ludwig”, ciclo di incontri, concerti e workshop per indagare temi centrali del pensiero artistico e musicale di Beethoven come l’ideale di fratellanza universale, il problema della sordità, l’eredità artistica lasciata ai compositori contemporanei. Si comincia martedì 25 febbraio alle 19 all’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi con “The young Beethoven / Il giovane Beethoven”, lezione-concerto tenuta da Sandro Cappelletto con la partecipazione della pianista Liubov Gromoglasova e dei piccoli allievi della classe di pianoforte della scuola di musica della Fondazione, che verterà sul racconto e l’analisi dei primi anni di vita del compositore, ovvero quelli compresi tra il 1770 e il 1792: gli anni di formazione a Bonn; la morte della madre, l'iscrizione all’Università, la scoperta di Kant, Goethe, Schiller; l’alcolismo del padre, l’impiego alla corte del Principe Elettore di Colonia e le prime opere composte in questo periodo. Cappelletto sarà inoltre protagonista della conversazione di mercoledì 8 aprile, sempre all’Auditorium della Fondazione alle 19, dal titolo “Il compositore della libertà”, centrata sull’analisi delle opere beethoveniane della prima maturità, fra cui l’opera Fidelio, cui fa riferimento anche la programmazione del 46° Festival della Valle d’Itria con la messa in scena il 25, 28 e 31 luglio della Leonora di Ferdinando Paër, scritta sullo stesso soggetto usato da Beethoven per il suo unico lavoro di teatro musicale. Il calendario di “Nostro fratello Ludwig” prosegue con altri appuntamenti all’Auditorium come “Ferri del mestiere: che cosa ha lasciato Beethoven ai compositori del presente” (13 maggio, ore 20), con Nicola Campogrande, compositore italiano attivo anche come giornalista musicale, cui spetta il compito di raccontare l’eredità lasciata da Beethoven alla musica di oggi, e la conferenza-concerto “Le 32 Sonate per pianoforte di Beethoven” (22 maggio, ore 19) con Konstantin Lifschitz, celebre pianista ucraino cha ha inciso il ciclo integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven. Sempre nel mese di maggio, dal 14 al 16, workshop organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. Oltre la Leonora, saranno tanti gli appuntamenti che il Festival della Valle d’Itria dedicherà a luglio e agosto alle celebrazioni bethoveeniane: concerti, incontri e spettacoli per bambini completeranno la già nota programmazione di Palazzo Ducale e delle masserie del territorio dove saranno messe in scena le principali produzioni del 2020. L'autunno prevede altri importanti appuntamenti: ancora a Cappelletto sarà affidata la conferenza sulla perdita dell’udito del compositore, dal titolo “La sordità. La sua volontà è stata più forte della privazione” (15 ottobre), che vedrà la partecipazione di medici, scienziati e terapisti esperti sul tema della sordità, in relazione all’esperienza vissuta dallo stesso Beethoven; “Fu vero incontro? Rossini e Beethoven” è il titolo invece dell’incontro del 20 novembre con Daniele Carnini, direttore editoriale della Fondazione Rossini di Pesaro, per indagare i rapporti tra il compositore marchigiano e quello tedesco. Il 30 novembre invece, un incontro particolarmente importante con il M° Fabio Luisi, Direttore Musicale del Festival e protagonista di tante importanti esecuzioni beethoveniane. Conclude l’anno e il progetto la conferenza-concerto in agenda il 16 dicembre, giorno esatto della ricorrenza: il Quartetto Savinio e la voce recitante di Sandro Cappelletto racconteranno i momenti che portarono Beethoven alla creazione del Quartetto Op. 132, in cui con la «Canzona di ringraziamento offerta alla divinità da un guarito», la distanza tra l’umano e il divino sembra colmarsi, in un momento di inaudita bellezza.

info su: https://www.fondazionepaolograssi.it/NewsDetail.aspx?ID=0000H3

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